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CAPITOLO 1 - GLI STRUMENTI PER IL DISEGNO GEOMETRICO
CAPITOLO 2 - LE COSTRUZIONI GEOMETRICHE

IL DISEGNO GEOMETRICO

Conoscenze e Abilità

- Conoscere gli elementi base di aritmetica e geometria
- Sapere applicare le tecniche di calcolo
- Saper misurare le grandezze lineari
- Saper disegnare a mano libera figure geometriche semplici
- Saper usare matita, gomma e colori
- Comprendere la terminologia specifica
- Conoscere i materiali e gli strumenti per disegnare e saperli utilizzare correttamente
- Acquisire una sufficiente sensibilità nell’uso della matita

Competenze

- Saper costruire le figure fondamentali della geometria piana
- Saper realizzare motivi decorativi con le figure geometriche
- Saper impostare un disegno con un ordine logico

Tecnologia nella Storia

L’uso della matita

Prima
Il gesto del disegnare e, più in generale, dello scrivere erano privilegio di pochi eletti, sia per la scarsa istruzione sia per la mancanza di perizia e di esperienza necessarie per poter scrivere “bene”.
Anche gli strumenti, soprattutto i supporti sui quali scrivere, erano costosi e non alla portata di tutti.

1 Gli antichi trattati dell'arte della scrittura raccomandavano agli allievi scrivani, se volevano mantenere la mano ferma e sicura, di limitarsi nel mangiare, nel bere vino, nell'avere rapporti con le donne e nel fare lavori pesanti.


2 Anche dopo l'invenzione e la diffusione della stampa a caratteri mobili dal 1455, la redazione dei più importanti documenti (testamenti, atti di proprietà, ecc.) era ancora affidata agli scrivani, per sottolineare l'importanza dei documenti stessi.


3 Il calamaio, ovvero il contenitore dell'inchiostro (liquido colorato con bacche vegetali o con polveri minerali), poteva essere di vetro o di metallo. Quello raffigurato è in porcellana e contiene anche un contenitore forato con cui si spargeva della cenere fine per far asciugare velocemente l'inchiostro.


4 Anche fare la punta della piuma d'oca con cui si intingeva l'inchiostro necessario per la scrittura nel calamaio richiedeva una certa abilità: occorreva tagliare di sbieco la punta della penna e praticare una piccola incisione che trattenesse la giusta quantità di inchiostro.

Dopo
Con la diffusione della stampa a caratteri mobili, della matita, della carta prodotta con la pasta di cellulosa, molto a buon mercato, e dell’istruzione di massa, scrivere e disegnare diventano due azioni alla portata di tutti.

1 Oggi la scelta dello strumento con cui lasciare segni su un foglio è molto più ampia rispetto ai tempi della penna d'oca: la matita è considerata lo strumento più "provvisorio", anche perché facilmente cancellabile; spesso nei disegni il tratto a matita viene ripassato con penne a inchiostro o pennarelli a punta fine.


2 Anche la scelta del supporto su cui lasciare i segni è determinata dall'uso che si vuole fare della comunicazione prodotta dallo scrivente; il foglio bianco è il più comune, ma si può disegnare su tipi di carta molto diversi.


3 La posizione della mano di chi scrive è abbastanza ininfluente nei confronti della buona riuscita della scrittura. Un buon disegnatore, però, deve comunque saper dosare la pressione sul foglio per rendere più o meno visibile e nitido il tratto.

LINEA DEL TEMPO
IV MILLENNIO A.C.: Sumeri (Mesopotamia) scrivono incidendo delle tavolette di argilla (tavoletta di Uruk).

II MILLENNIO A.C.: gli scribi egizi scrivono con i calami (pezzo di canna o giunco) intinti nell'inchiostro rosso e nero.

GRECIA E ROMA: vengono usate tavolette cosparse di cera segnate con lo stilo di legno o di osso.


XV SECOLO: vengono utilizzati bastoncini di ematite, minerale di color rosso bruno. Da lapis haematitis derivano "lapis" e "matita".


1564: in Inghilterra viene scoperta la grafite, il minerale che è alla base della matita.


1662: Friedrich Staedtler, a Norimberga, applica barrette di grafite inglese tra due strisce di legno piatte.

1762: Kaspar Faber, a Norimberga, avvia la produzione industriale di matite inserendo un’anima di grafite tra due fogli di cedro incollati.

PUNTO DI SVOLTA
1795: il francese Conté mescola argilla (più economica) e grafite creando mine di diversa durezza permettendo una diffusione massiccia della matita.

1858: a Filadelfia, negli USA, Hymen Lipman brevetta la prima matita con gomma.

1890: si cominciano a colorare le matite e a imprimere i nomi e i marchi delle aziende.

1950: l’azienda Faber-Castell brevetta la micromina che non si tempera.

TecnoFacile A
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Il disegno