Tecnologia nella Storia

I personaggi

Ignazio Porro, nato a Pinerolo nel 1801, intraprese la carriera militare e, appena ventenne, ottenne l’incarico di misurare le fortificazioni di Genova. Ciò gli diede modo di sperimentare le sue teorie su un nuovo sistema di rilevamento, quello che lui chiamò la celerimensura (letteralmente “misurazione veloce”), che misurava contemporaneamente le distanze e i livelli dei terreni. La passione per la materia e il suo entusiasmo giovanile lo portarono a congedarsi nel 1842 dall’esercito e a fondare un laboratorio a Torino per progettare e realizzare diversi strumenti ottici e di misura come il teleobbiettivo e i sistemi telescopici. Ottenne poi importanti incarichi dal governo sabaudo per tracciare nuove strade e ferrovie. Trasferitosi a Parigi nel 1847, fondò l’Institute Tecnomatique. Qui continuò la sua attività, sempre caratterizzata dallo studio, ma anche dalla progettazione e, com’era sua abitudine, dalla sperimentazione degli strumenti da lui creati, che gli attirarono l’interesse dell’Accademia delle Scienze parigina e dello stesso Napoleone III, per il quale costruì un magnifico modello di cannocchiale tascabile.

Ignazio Porro produsse cannocchiali astronomici di grande portata, un elioscopio per osservare le macchie solari, persino un binocolo da teatro e perfezionò gli strumenti fotografici, aprendo la strada alla fotogrammetria, ovvero al rilievo dei terreni attraverso la fotografia.

Il suo obiettivo era quello di arrivare a misurare le distanze con errori sempre più piccoli.

Grazie alle sue scoperte, le Nazioni poterono dotarsi di registri di proprietà con confini sempre più precisi, utili nelle controversie legali e nella tassazione.

TecnoFacile A
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Il disegno