AREA 5

CAPITOLO 11 - ESPERIENZE DI LABORATORIO

IN LABORATORIO

Conoscenze e Abilità

- Conoscere e utilizzare oggetti e semplici strumenti di uso quotidiano, descriverne la funzione principale e spiegarne il funzionamento
- Leggere e ricavare informazioni utili da guide d’uso o istruzioni di montaggio
- Acquisire la terminologia specifica dell’area

Competenze

- Riconoscere i difetti di un oggetto e immaginarne possibili miglioramenti
- Pianificare la fabbricazione di un semplice oggetto elencando gli strumenti e i materiali necessari
- Smontare semplici oggetti e meccanismi, apparecchiature obsolete e altri dispositivi comuni
- Utilizzare adeguate risorse materiali, informative e organizzative per la progettazione e la realizzazione di semplici prodotti, anche digitali

Tecnologia nella Storia

L’artigiano: la sapienza nelle mani

Prima L’oggetto creato dalle mani dell’uomo è soprattutto rivolto all’uso quotidiano ma è anche frutto del pensiero creativo che, unito alle abilità manuali, spesso rende difficilmente distinguibile l’oggetto artigianale da quello artistico.


1 Le origini dell'attività artigianale si confondono con le origini dell'uomo: risalgono alle prime esperienze fatte con le materie offerte dalla natura come terra e acqua.


2 Fino a due secoli fa gli oggetti di uso quotidiano erano prodotti dal l'artigiano che, attraverso la sua abilità manuale, applicava, con pochi strumenti, tecniche tramandate di generazione in generazione.


3 L'avvento della civiltà industriale, producendo in grande quantità e a basso costo gli oggetti che usiamo e che ci circondano, ha ridimensionato pesantemente l'importanza dell'artigianato.

Dopo La crisi della crescita industriale nei Paesi sviluppati favorisce una riscoperta delle attività artigianali come recupero dei valori di creatività produttiva, oltre che come attività gratificante per la persona, anche a livello hobbistico (da artigiani a makers).


1 L'industria ha le sue esigenze, che spesso non vanno incontro a quelle di piccoli gruppi di persone. Ed è così che oggi, alcune persone comuni si costruiscono da sé ciò di cui hanno bisogno. Esse formano il popolo dei makers (in inglese "costruttori").


2 I makers, veri pionieri dell'arti-gianato moderno, con l'aiuto di Internet, danno vita e sviluppano spunti trovando nella rete materiali, idee e collaborazioni per realizzare i propri progetti.


3 Nell'immagine si vede un "pancreas bionico", ovvero un meccanismo che controlla il livello degli zuccheri nel sangue ogni 5 minuti. L'oggetto è stato ideato e costruito da un ingegnere americano per aiutare il figlio che soffre di diabete.


4 Tra le realizzazioni dei makers, veri artigiani digitali del XXI secolo, troviamo apparecchi per la stampa in 3D, nuovi utilizzi per l'energia solare ed eolica, meccanismi robotizzati ma anche macchine per le lavorazioni più tradizionali (legno, metallo, ecc.).

LINEA DEL TEMPO

2 MILIONI DI ANNI FA: l'attività artigianale inizia con la manipolazione delle materie offerte dalla natura: terra, acqua, legno, pietra.


3000 A.C.: nell'Antico Egitto e nell'area mesopotamica la produzione artigianale degli oggetti d'uso quotidiano e di armi per l'esercito è già un'attività organizzata.


1700 A.C.: i commerci gestiti da Fenici e Cretesi danno grande impulso all'artigianato di beni di lusso (vetro, oro e stoffe pregiate), creando il gusto artistico mediterraneo.


V SECOLO A.C.: nel mondo greco Atene compensa le maggiori importazioni alimentari esportando manufatti. La figura dell'artigiano acquista valore sociale.


I SECOLO A.C.: nell'Impero romano gli artigiani sono uomini liberi, organizzati in corporazioni. L'artigianato romano inizia a decadere nel III secolo d.C., quando l'esercito inquadra nei suoi ranghi gli artigiani liberi.


X SECOLO D.C.: la rinascita agricola permette un nuovo e significativo sviluppo dell'artigianato grazie alla diffusione di nuovi strumenti.


XI SECOLO D.C.: gli artigiani si organizzano dapprima in confraternite e poi in associazioni di mestiere che svolgono molteplici funzioni.


XV SECOLO A.C.: nel Rinascimento, la differenza tra artigiano e artista è così sottile che si definisce una gerarchia fra arti maggiori, più redditizie e rivolte all'esportazione, e arti minori, praticate esclusivamente all'interno della città.


PUNTO DI SVOLTA

1780: con la Rivoluzione industriale, la figura dell'alpigiano sembra destinata a scomparire. L'industria dimostra di essere in grado di produrre a basso costo gran parte di ciò che usciva dalle botteghe degli artigiani.


METÀ DELL'OTTOCENTO: in Inghilterra John Ruskin e William Morris criticano la ripetitività dei manufatti industriali, sostenendo una rinascita dell'artigianato come arte applicata all'industria.


SECONDO DOPOGUERRA: in Italia si diffonde l'attività del designer, il quale realizza nel modo più efficace l'incontro tra artigianato, arte e industria.

                      

OGGI: I makers costituiscono un movimento culturale contemporaneo, che rappresenta un'estensione tecnologica del mondo del fai da te. I makers creano apparecchiature elettroniche ma anche oggetti dell'artigianato tradizionale.

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Il disegno