Tecnologia nella Storia

I personaggi - 1936 TEMPI MODERNI

Charlie Chaplin è regista e interprete di Tempi moderni, il mitico film del 1936, in cui l’attore veste i panni di Charlot, un operaio metalmeccanico attraverso cui sono resi comici gli aspetti disumani e spersonalizzanti del lavoro alla catena di montaggio. La riduzione del lavoro a dover solo stringere bulloni, in modo ripetitivo, porta Charlot all’esaurimento nervoso. Il film è uno spaccato della realtà sociale dell’epoca, della miseria e dello sfruttamento di gran parte della popolazione durante lo sviluppo industriale negli Stati Uniti. Agli inizi del Novecento l’industrializzazione introdusse la produzione in serie e l’uso di macchine sempre più perfezionate portò alla divisione del lavoro tra gli operai: ognuno svolgeva solo un’azione, come se fosse una macchina. L’ingegnere statunitense Frederick Taylor studiò i meccanismi della produzione organizzandola in modo scientifico, stabilendo quale fosse il modo più produttivo di lavorare. Separò così l’attività manuale, lasciata all’operaio, da quella intellettuale svolta da impiegati e dirigenti. Henry Ford, proprietario di una fabbrica americana di automobili, introdusse per primo la catena di montaggio, dove è la macchina a fissare i tempi che gli operai hanno a disposizione per eseguire il loro lavoro; non si richiedeva più capacità manuale e creatività ma solo velocità e ripetitività di esecuzione.

Si volle ottenere così la massima quantità di prodotto nel minor tempo possibile, senza curarsi degli effetti che ciò poteva avere sull’animo e sul fisico dei lavoratori. Charlie Chaplin nel suo film ci presenta la società industrializzata con grande comicità e ironia, ma non rinuncia a mettere in evidenza la drammaticità delle condizioni di vita e di lavoro della maggior parte della popolazione.

TecnoFacile A
TecnoFacile A
Il disegno