CAPITOLO 11 - ESPERIENZE DI LABORATORIO

Questo capitolo è riservato ad alcune esperienze di laboratorio che potrai fare con i tuoi compagni, non solo a scuola ma anche a casa, magari con l'aiuto dei tuoi genitori. Vengono spiegate, passo dopo passo, alcune realizzazioni di varia difficoltà, che prevedono l'uso di materiali semplici e facilmente reperibili e di strumenti e utensili che abbiamo già in casa o che possiamo trovare nei negozi con poca spesa.

Tutte le esperienze proposte sono collegate ai precedenti capitoli. Molte realizzazioni, poi, possono diventare simpatici oggetti da usare come strumenti per aiutarti in altre attività (disegnare, costruire, giocare) o che potrai regalare a chi vorrai.

La ricchezza del lavoro manuale

Il lavoro manuale non è solo la fatica fisica, risultato di un’attività priva di progettazione e riflessione. L’impiego delle nostre mani nel fare e nel costruire le cose deve essere finalizzato a raggiungere un obbiettivo. L’obbiettivo (che può essere la costruzione di un oggetto, il riuso di un altro per un utilizzo diverso, ecc.) viene realizzato non solo con la teoria, ma anche attraverso i sensi del tatto e della vista (quando non dell’olfatto), impegnando la fantasia per immaginare varie possibilità nel dare infinite forme alla materia.

Un modello di società, basato solo sull’economia e sulla finanza, schiaccia molte delle nostre capacità: siamo sempre più spesso considerati solo dei consumatori, piuttosto che persone in grado di sviluppare le nostre possibilità creative ed espressive.


Il lavoro artigianale, frutto della fusione della “sapienza delle mani” e della riflessione, è sempre stato una caratteristica del nostro popolo.

Pensiamo ai nostri vetrai, ai ceramisti, ai mosaicisti, ai mobilieri, ai creatori di moda, ai designer e a tutte quelle piccole e medie aziende che hanno fatto conoscere il “made in Italy” nel mondo.

Gli artigiani italiani conservano conoscenze e abilità ormai millenarie, espressione di un territorio unico nel mondo per storia e tradizioni.


ESPERIENZE DI LABORATORIO

La preoccupazione di trovarsi di fronte a una diffusione delle tecnologie, che rischiano di appiattire le nostre capacità al solo schiacciare (o sfiorare) qualche comando, ha suscitato in molti la volontà di sperimentare un nuovo modello di produrre cose.

È il caso dei makers, un gruppo di persone, via via sempre più numeroso, che vuole sia valorizzare la creatività nell'ideare sia soddisfare il desiderio di realizzare praticamente gli oggetti più vari.

È un fenomeno nato negli Stati Uniti, ma presto si è diffuso in molti paesi del mondo.

I makers sono persone che mettono insieme cuore e pensiero nella loro attività: chi produce il sapone che previene le punture delle zanzare portatrici della malaria, chi la stampante in 3D, chi un sistema semaforico a energia solare, per il piacere di "fare", mettendo in secondo piano un eventuale guadagno.

Essi uniscono gli aspetti migliori delle tecnologie più innovative con il gusto del lavoro di bottega. I makers, con la loro attività, cercano di realizzare una connessione tra materiali diversi, tra idee e persone e, soprattutto, tra noi e l'ambiente che ci circonda.

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Il disegno