Tecnologia nella Storia

I personaggi

Nicolas-Jacques Conté nacque in Normandia (Francia) nel 1755.

Fu un uomo geniale e dai molti interessi.

Giovanissimo, si trasferì a Parigi dove si dedicò alla pittura con ottimi risultati, realizzando ritratti a membri della famiglia reale, ma si occupò anche di discipline scientifiche e militari.

Divenne amico di grandi scienziati dell’epoca, tra cui i fratelli Montgolfier, inventori della mongolfiera, con i quali condivise alcune esperienze con il pallone aerostatico.

Il suo nome rimase però universalmente conosciuto e collegato alle vicende storico-tecniche di uno degli oggetti più comuni nell’uso quotidiano: la matita.

La Francia, per la fabbricazione delle matite, era quasi completamente dipendente dall’importazione della grafite inglese necessaria per le mine. All’indomani della Rivoluzione francese del 1789,

gli inglesi bloccarono le spedizioni di grafite. Conté pensò quindi di mettere a cottura una mescola di grafite in polvere e argilla, materiale molto più economico.

Il risultato fu una sorta di tubicino (la “mina”, appunto) che veniva inserito tra due mezzi bastoncini di legno scanalati nel mezzo, che venivano poi incollati e torniti nella forma definitiva (cilindrica o esagonale).

A seconda della proporzione di argilla e grafite nella miscela, Conté ottenne delle mine dure o morbide, che lasciavano segni più o meno marcati. Conté brevettò la sua invenzione nel 1795 e sfruttò commercialmente l’idea fondando, con il fratello, la società che ancora oggi porta il suo nome.

Egli inventò anche un tipo di pastello molto utilizzato dagli artisti, chiamato tuttora con il nome del suo creatore.

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Il disegno