5 Le pelli

5 LE PELLI

Le pelli degli animali furono tra i primissimi materiali che l’uomo imparò a usare, sia per ripararsi dal freddo e dalla pioggia sia per trasportare i liquidi.

Il pellame era facile da reperire, resistente e abbastanza durevole, ma, come tutti i materiali organici, andava incontro alla putrefazione. Fu probabilmente per caso che l’uomo scoprì che la pelle, se esposta al fumo dei fuochi accesi per riscaldarsi o cuocere i pasti, durava di più FIG. 26. Per molto tempo la tecnica conciaria (il modo di lavorare le pelli) si è evoluta poco, basandosi sull’uso di acqua, calce, sostanze vegetali, grassi animali e molta attività manuale.

Fu solo nella seconda metà dell’Ottocento che cominciò a essere usato il bottale, uno strumento cilindrico che ruota intorno al proprio asse FIG. 27, dove le pelli venivano introdotte insieme ai prodotti chimici utili per la concia: la rotazione favoriva l’assorbimento dei prodotti nella pelle e il processo conciario, che prima era lungo anche parecchi mesi, fu molto accelerato.


5. 1 CHE COSA SONO LE PELLI

La pelle è il rivestimento esterno degli animali.

È un tessuto, costituito da tre strati: partendo dall’esterno, l’epidermide, il derma e l’ipoderma FIG. 28;

Il cuoio è, invece, il prodotto finale della lavorazione delle pelli animali. Nel linguaggio corrente per il cuoio viene chiamato pelle o pellame.

Le pelli provengono dai bovini per un 75% della produzione mondiale; il resto lo forniscono cavalli, daini, camosci, renne, capre, asini, serpenti, struzzi, cinghiali, ecc.



FIGURA 28 Gli strati della pelle dei mammiferi.


Comprendiamo INSIEME

PELLE E CUOIO

Si fa sempre un po’ di confusione tra ciò che si intende per “pelle” e ciò che si intende per “cuoio”. La pelle riveste l’animale mentre il cuoio è il prodotto della lavorazione della pelle dell’animale.

5. 2 IL CICLO DI LAVORAZIONE DELLE PELLI

Il ciclo di lavorazione delle pelli è lungo e laborioso: vediamone le fasi.

►    Scuoiatura della pelle. È il distacco della pelle dal corpo dell’animale: in questo modo si ottiene la pelle grezza, che ha ancora attaccato il pelo.


►    Salatura e asciugatura. La parte interna della pelle, opposta al pelo, va trattata immediatamente, in modo che non dia inizio a fenomeni di putrefazione. Viene quindi pulita, esposta all’aria e conservata sotto sale.


►    Eliminazione del sale. Giunte nello stabilimento di conceria, le pelli vengono introdotte nel bottale e fatte ruotare in modo che il movimento faccia staccare e fuoriuscire il sale da apposite aperture.


►    Rinverdimento. In questa fase le pelli vengono immerse in acqua, saponi e disinfettanti che favoriscono il rinverdimento, cioè la rivita-lizzazione della pelle, idratando le fibre.


►    Depilazione e calcinazione. Le pelli, messe nel bottale insieme ad acqua e calce, perdono i peli e il primo strato superficiale, l’epidermide.


►    Scarnatura. Il lato carne della pelle viene ripulito da ciò che è rimasto dopo la scuoiatura.


►    Concia. Durante la concia la pelle viene trattata con sostanze che si fissano alle fibre, impedendone la putrefazione. Esistono diversi tipi di concia, a seconda delle sostanze impiegate: vegetale, chimica, all’olio, ma la più utilizzata prevede l’uso di sali di cromo e bicarbonato di sodio.


►    Pressatura. Le pelli passano tra due cilindri, vengono pressate e si elimina l’80% dell’acqua che ancora contengono FIG. 29.


►    Rasatura. In questa fase la pelle viene portata allo spessore voluto.


►    Tintura. Serve a colorare la pelle con coloranti, bicarbonato e acidi che fissano il colore FIG. 30.


►    Ingrasso. Serve a dare morbidezza e pienezza alla pelle, in modo che nella successiva fase di asciugatura non diventi dura; il lubrificante, costituito di oli e acido fòrmico, prende il posto dell’acqua che evapora ►FIG. 31.


►    Asciugatura. Per il cuoio da calzatura si usano speciali macchine che creano un vuoto d’aria tra due piastre riscaldate. In pochi minuti la pelle si asciuga e si compatta, senza perdere morbidezza. La pelle destinata all’arredamento viene agganciata a pinze, tirata come un tamburo e asciugata in un tunnel con aria calda forzata FIG. 32.


►    Conclusione. La pelle viene messa a girare in bottale per altre 12 ore per aumentarne la morbidezza; viene poi stirata, misurata e imballata dopo un attento controllo della qualità FIG. 33.

I materiali


FIGURA 32 Pelli in fase di asciugatura.

FIGURA 33 Controllo della qualità delle pelli.

5. 3 GLI IMPIEGHI DELLE PELLI

I cuoi più pesanti e resistenti sono usati per le suole delle calzature, le cinghie, le valigie, le borse professionali, le cinture, per l’arredamento (poltrone, cuscini) e per l’equitazione (selle e finimenti).

I cuoi più leggeri vengono impiegati per la confezione di capi d’abbigliamento (giacche, pantaloni, guanti).

La pelle dei diversi animali è uno dei materiali preferiti dagli stilisti per realizzare articoli di moda (scarpe e borse da donna).


DISEGNARE LE CALZATURE - per saperne di PIÙ!

Le scarpe completano l'abbigliamento e svelano il carattere della persona che le indossa. Il modello di ogni paio di scarpe va progettato seguendo le tendenze e assecondando i gusti.

Avuta l'idea, dopo avere realizzato disegno e stampo, si passa alla creazione vera e propria:

- prima di tutto si disegna la tomaia, la parte superiore della scarpa, che si nota di più. La forma della tomaia è basata sulle misure del piede e su di essa vengono creati i particolari: cuciture, lacci o chiusure, aperture e tutto ciò che può servire da ornamento;

- poi si sagoma il sottopiede in modo che combaci con la tomaia;

- quindi si disegna il guàrdolo, il pezzo di cuoio che unisce la tomaia alla suola con una cucitura;

- in seguito vengono disegnati: il puntale, più o meno arrotondato, a seconda dello stile della scarpa; il contrafforte per rinforzare il tallone e le parti più facili a consumarsi; l'intersuola, che rinforza la suola stessa;

- infine si passa alla fodera che riveste l'interno della scarpa e che deve combaciare con tomaia e suola;

- ultimo viene il tacco, di diversa forma e altezza a seconda dell'uso e del modello.

5. 4 IL RICICLO DELLE PELLI

Il riciclo del cuoio si realizza macinando gli scarti di pellame mescolati con sostanze vegetali (i tannini) e animali (i grassi), che danno al materiale morbidezza e durata nel tempo; a questo impasto si aggiunge lattice di gomma in modo che le fibre si leghino tra loro.

Il cuoio riciclato viene prodotto in diversi spessori, nella sua colorazione naturale o in varie tinte. La superficie e il caratteristico odore ricordano il cuoio naturale.



Riciclo degli scarti di lavorazione in pelle.

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