AREA 3

CAPITOLO 5 - CASA, CITTÀ E TERRITORIO

LA TECNOLOGIA DELL'ABITAZIONE

Conoscenze e Abilità

- Conoscere a grandi linee la storia dell’abitazione
- Conoscere le fasi di progettazione e di costruzione di un edificio
- Sapere quali sono i materiali impiegati per la costruzione
- Conoscere i problemi della costruzione in zone sismiche
- Sapere quali sono e come funzionano gli impianti di una casa
- Avere nozioni di risparmio energetico e sicurezza dell’edificio
- Conoscere le funzioni, le opere di urbanizzazione e i problemi della città
- Conoscere e utilizzare i termini specifici dell’area

Competenze

Riconoscere nell’ambiente i principali sistemi tecnologici e le molteplici relazioni che essi stabiliscono con gli esseri viventi e gli altri elementi naturali

Tecnologia nella Storia

L’idea di città

Prima
A causa dello sviluppo dell’agricoltura e dell’abbandono della vita nomade, divenne necessario un insediamento stabile. I primi villaggi erano costituiti da spazi non ancora molto definiti e organizzati, ma in essi cominciavano a distinguersi le varie funzioni: religiosa, amministrativa, difensiva.

1 Lo ziggurat di Ur è un monumento religioso costruito a metà del III millennio a.C., alto in origine 26 metri disposti in tre piani. Il tempio era dedicato a Nanna, dio della Luna, e si pensa sia stato anche un osservatorio astronomico.

2 Secondo alcuni studiosi, Ur fu la più grande città del mondo dal 2030 a.C. al 1980 a.C. con una popolazione di circa 65 000 abitanti.

3 La posizione di Ur era favorevole in quanto nell’antichità il fiume Eufrate scorreva nei pressi della città. Il fiume era un’importante via di comunicazione, che collegava la regione al mare, consentendo a Ur di raggiungere un grande sviluppo commerciale.

Dopo
Fino agli anni Settanta del Novecento le città continuano a crescere a dismisura, sottraendo popolazione alle campagne e generando enormi periferie disordinate e poco vivibili.

1 Il costituirsi di estese periferie in Italia nel secondo dopoguerra è uno degli indici più evidenti del boom economico.

2 ll settore dell’edilizia era in espansione rapida e incontrollata, con la costruzione di grandi palazzi che formano quartieri, privi dei necessari servizi, senza collegamenti con le altre parti della città, spazi sociali, negozi, uffici, luoghi di preghiera e parchi.

3 Cambiano profondamente le abitudini, l’immigrazione aumenta a dismisura soprattutto nelle grandi città del Nord e la società agricola si trasforma in società urbana e industriale.

LINEA DEL TEMPO
DALLA COMPARSA DELL’UOMO SULLA TERRA AL IV MILLENNIO A.C.: gli insediamenti umani sono sporadici e poco organizzati. Le città sono assenti.

IV MILLENNIO A.C.: nascono le prime città che utilizzano gli spazi in base alla loro funzione e a un’organizzazione sociale complessa.

PUNTO DI SVOLTA
V SECOLO A.C.: l’architetto Ippodamo da Mileto immagina una città costruita secondo un piano preciso: gli isolati, il loro orientamento e lo sviluppo del nucleo urbano sono precisamente regolati. La tradizione lo vuole inventore della città a pianta ortogonale.

II SECOLO D.C.: Roma conta oltre un milione e mezzo di abitanti; Costantinopoli (l’odierna Istanbul), si avvicina al mezzo milione di abitanti.

166-476: fino agli anni 250-280 le città sono aperte e si mescolano con la campagna, ma in seguito alle invasioni barbariche si raccolgono entro le mura.

DAL IX SECOLO: si diffondono in tutta Europa edifici fortificati, i castelli, e le città rafforzano le mura.

DOPO L’ANNO MILLE: le città diventano centri per gli scambi di prodotti agricoli e artigianali. Si afferma la borghesia cittadina.

XI SECOLO: nascono i primi Comuni, associazioni di cittadini che governano la città.

METÀ DEL XIV SECOLO: la peste colpisce quasi tutte le città europee, causando oltre 20 milioni di morti.

DAL XIV ALLA METÀ DEL XVI SECOLO: la città rinascimentale ha vie più larghe e spazi pubblici più ampi e regolari della città medievale.

DALLA PRIMA METÀ DEL XVIII SECOLO: migliorano le condizioni igieniche e si rinnova la tecnologia. Le attività industriali cittadine attirano molta popolazione dalle campagne.

DALLA METÀ DEL XIX SECOLO: ci sono problemi per la crescita della popolazione (traffico, inquinamento). Nasce l’urbanistica moderna come tentativo di dare una risposta alla crisi della città.

DALLA FINE DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE AL 1970: la fine della guerra porta con sé la ricostruzione delle città industriali che crescono molto, generando enormi e disordinate periferie.

DAL 1970 A OGGI: i cambiamenti economici (globalizzazione, rivoluzione informatica) modificano le città verso un modello ancora in corso di definizione.

I personaggi

Ippodàmo da Mileto fu un architetto e urbanista greco vissuto nel V secolo a.C. Le notizie su Ippodàmo ci sono arrivate attraverso gli scritti del grande filosofo Aristotele (384-322 a.C.), che gli attribuì l’ideazione dello schema ortogonale (o a scacchiera) delle città. Si tratterebbe dunque del primo architetto che pensò di utilizzare un progetto per pianificare la crescita di una città. Il suo progetto, che venne chiamato appunto schema ippodamèo, prevedeva che le strade si incrociassero ad angolo retto, determinando degli isolati di forma quadrangolare. Egli stabilì anche la posizione degli edifici più importanti (templi, teatro, ecc.) e degli spazi pubblici come i mercati. Ippodàmo diede grande importanza all’orientamento delle case, in funzione di una corretta esposizione ai raggi solari, dato il clima caldo della sua regione. Ippodàmo fu responsabile della sistemazione della zona portuale del Pireo ad Atene su incarico di Pericle, il grande leader politico e militare e, nel 408 a.C., progettò la costruzione della nuova città di Rodi. Lo schema ippodamèo fu ripreso per la progettazione e la costruzione di molte altre città della Grecia e Magna Grecia (Smirne, Metaponto, Megara Iblea); lo schema urbanistico ortogonale si ritrova anche in molte città di nuova fondazione etrusche e romane.

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