2. 2 COSTRUIRE UNA CASA
La costruzione di un edificio è un’operazione complessa, che richiede anche un rilevante impegno economico per chiunque la affronti. Muovendoci a piedi o in auto dentro paesi e città, non ci rendiamo conto di quante energie siano state necessarie per realizzare gli edifici che ci circondano.
Prima di occuparci degli aspetti costruttivi, conviene conoscere le possibilità e i limiti dei materiali impiegati in edilizia.
2. 2.1 MATERIALI PER L’EDILIZIA E LEGANTI
Nel Capitolo 4 abbiamo analizzato alcuni dei materiali che sono utilizzati per costruire le strutture, come:
- l’acciaio, da cui si ricavano le travi e i tondini per il cemento armato;
- i mattoni e le tegole in argilla usati per i muri, i tetti e le piastrelle;
- le pietre e i marmi impiegati per le pavimentazioni e i rivestimenti;
- il legno usato per le travature, le capriate, i solai, i pavimenti, i rivestimenti;
- i vetri utilizzati per le finestre;
- le materie plastiche adoperate per le condutture e le coperture.
Per completare l’elenco, dobbiamo ricordare i materiali utili per tenere insieme (per “legare”) i diversi elementi della costruzione: i leganti.
I leganti sono materiali che non esistono in natura e che si ottengono con la cottura di particolari rocce come il calcare e l’argilla: una volta cotte queste rocce vengono frantumate e mescolate con acqua, fino a formare un impasto, che con il tempo indurisce e serve per unire insieme diversi elementi (per esempio, più mattoni fra loro per formare un muro).
I leganti si dividono in:
- aerei, che fanno presa e completano il loro indurimento solo a contatto con l’aria;
- idraulici, che fanno presa e induriscono anche se immersi a contatto con l’acqua.
II legante, se usato puro, si solidifica e può creare crepe e fessurazioni: per evitare ciò si miscela spesso con un inerte, un materiale che ha lo scopo di costituire l’ossatura della miscela.
Gli inerti impiegati sono:
- la sabbia, con granelli di diverse grandezze, che mescolata con acqua e calce oppure cemento dà luogo alla malta;
- la ghiaia, che insieme ad acqua e cemento forma il calcestruzzo.
Vediamo quali sono i principali leganti.
La calce aerea è il più antico dei leganti. Cuocendo il calcare a 900 oC, si ottiene l’ossido di calcio (CaO), chiamato comunemente calce viva. Mescolata con acqua, la calce viva sviluppa calore e diventa idrossido di calcio o calce spenta. Aggiungendo sabbia e altra acqua alla calce spenta, si ottiene la malta di calce aerea, che si utilizza per unire pietre e mattoni e per ricoprire pareti e pavimenti.
La calce idraulica si ottiene cuocendo un particolare tipo di calcare ricco di argilla a circa 1000 oC. Raffreddata in acqua e mescolata con sabbia e altra acqua, questa calce costituisce la malta di calce idraulica, che ha gli stessi impieghi della calce aerea, ma resiste molto meglio agli agenti atmosferici.
Il cemento è un legante idraulico che si ottiene da argille calcaree portate a cottura a 1400 oC e poi frantumate e polverizzate. Il cemento, unito ad acqua e a inerti quali sabbia e ghiaia, forma il calcestruzzo che ha tempi di presa e indurimento molto minori e una resistenza più elevata rispetto alla calce.
Se il calcestruzzo, viene impiegato insieme a una specie di gabbia, l’armatura, che è costituita da tondini di acciaio adeguatamente posizionati, si ottiene il calcestruzzo armato, comunemente chiamato cemento armato.
Il gesso è un legante aereo che si ottiene dalla cottura di una roccia costituita da solfato di calcio. Può essere:
- gesso a presa rapida, utile per fissare rapidamente piccoli elementi e per eseguire altre operazioni particolari;
- gesso per manufatti, impiegato per realizzare pannelli, chiamati carton-gesso, o blocchi per muretti divisori;
- gesso per intonaco, usato per realizzare intonaci interni, che risultano molto lisci al tatto, e decorazioni a stucco.