4 La qualità dell’abitare

4 LA QUALITÀ DELL’ABITARE

Da qualche decennio ci si preoccupa sempre di più di alzare il livello della qualità della vita nelle nostre abitazioni, soprattutto per quanto riguarda il risparmio energetico e la sicurezza. Ed è così che termini come domòtica, casa passiva, classi energetiche sono entrati nel nostro linguaggio.

4. 1 LA DOMÒTICA

La domòtica si occupa di gestire l’abitazione grazie all’informatica e all’elettronica: il termine è stato creato unendo il sostantivo latino domus (“casa”) e l’aggettivo automatica.
Questa scienza non si limita a migliorare la qualità della vita domestica, ma organizza anche i consumi per risparmiare energia. Inoltre garantisce una maggior sicurezza abitativa.
Un quadro di comando, dotato di computer, può gestire una serie di dati e informazioni FIG. 27; per esempio possiamo:
- accendere e spegnere le luci esterne e interne a ora programmata;
- avviare alcuni elettrodomestici;
- aprire e chiudere persiane, tapparelle, porte, cancelli;
- attivare e spegnere l’impianto di riscaldamento controllando la temperatura nei vari ambienti;
- far funzionare la caldaia per l’acqua domestica;
- aprire e chiudere le tende parasole;
- attivare il sistema di allarme;
- interrompere l’erogazione del gas in caso di guasto;
- segnalare un guasto al sistema del gas o dell’acqua;
- indicare gli acquisti da effettuare in base al contenuto del frigorifero.
Con l’aiuto del cellulare è possibile gestire questo quadro-comandi anche se siamo lontani da casa.

4. 2 LE CLASSI ENERGETICHE DEGLI EDIFICI

In Europa il 40% dell’energia è consumata da case di abitazione e uffici: pertanto aumentare l’efficienza energetica degli edifici significa diminuire l’inquinamento. La legge italiana ha, in anni recenti, stabilito di attribuire a ogni casa un attestato che stabilisca la Classe energetica degli edifici. Il meccanismo è molto simile a quello della certificazione energetica degli elettrodomestici: anche una casa messa in vendita ha un’etichetta che consente di sapere di quanta energia ha bisogno. Un professionista abilitato (architetto, ingegnere, geometra, perito edile) alla certificazione, analizza l’edificio, soprattutto sotto il profilo dell’isolamento e della dispersione di calore e ne stabilisce il fabbisogno energetico, che si misura in kilowattora necessari in un anno solare per riscaldare un metro quadrato di costruzione; è il fabbisogno energetico rilevato che attribuisce l’edificio analizzato a una classe piuttosto che a un’altra. Ogni classe è contrassegnata da una lettera da A (fabbisogno minimo) a G (fabbisogno massimo).

LA CASA PASSIVA - per saperne di PIÙ!

Nel 1990, due fisici, il tedesco Wolfgang Feist e lo svedese Bo Adamson, sperimentarono un sistema costruttivo, chiamato casa passiva, per risparmiare il più possibile sui consumi energetici dell'abitazione. Dopo una decina d'anni di esperienze i due fisici costruirono una casa passiva in grado di consumare il 90% di energia in meno delle case edificate in modo tradizionale e il 75% in meno di quelle costruite applicando tutte le norme sul risparmio energetico.

Il pincipio base è quello di riscaldare l'abitazione non con un normale impianto attivo che brucia energia, ma con le fonti passive di calore: i raggi del sole, il calore che proviene dai nostri corpi, la capacità di trattenere il calore di oggetti e materiali (l'inerzia termica). Nel costruire una casa passiva sono fondamentali alcuni accorgimenti:

-    il posizionamento della casa per sfruttare al meglio l'esposizione al sole;

-    la forma stessa della casa: una casa compatta, senza troppe rientranze e sporgenze, disperde meno calore;

-    finestre a doppi e tripli vetri per evitare le dispersioni di calore verso l'esterno;

-    un ottimo isolamento per conservare calore d'inverno e non farlo entrare d'estate;

-    l'assenza di punti della costruzione dove il calore si trasmette all'esterno più facilmente;

-    il controllo della ventilazione.

La casa passiva presenta una serie di vantaggi: temperature costanti in tutti gli ambienti; pochissima energia necessaria per il riscaldamento; riduzione drastica delle emissioni di CO2 nell'atmosfera.

La casa passiva ha costi di costruzione molto alti, a causa dei materiali e delle tecnologie di qualità elevata che vengono impiegati. Ma se pensiamo al grande risparmio energetico, al comfort interno, alla maggiore durata della costruzione e al bassissimo impatto ambientale, capiamo che questo potrebbe essere il miglior modo per costruire le case del futuro.

Nella tabella a pagina precedente il fabbisogno in kwh/m2 è stato tradotto in litri di gasolio da bruciare per m2.

Come per gli elettrodomestici, appartenere a classi più alte significa che la casa avrà un valore maggiore. Perciò spendere un po’ di più in fase di costruzione sull’isolamento e sulle dispersioni darà, nel tempo, un valore più alto all’edificio.

Per riuscire ad apprezzare la differenza tra un edificio di classe A e uno di classe inferiore basta confrontare le immagini della FIG. 28. Sono fotografie termogràfiche, in cui le macchie gialle, rosse e arancioni indicano le dispersioni di calore, mentre il colore blu indica la mancanza di dispersioni.



FIGURA 28 Fotografie termogràfiche. La casa a sinistra è quella in cui la dispersione termica è minore.

4. 3 LA SICUREZZA IN CASA

Casa, dolce casa: sì, ma fino a un certo punto! Spesso ci sentiamo talmente al sicuro a casa nostra, che abbassiamo le nostre difese e, complici la distrazione o un comportamento superficiale, può succedere che il luogo dove abitiamo diventi pericoloso per la nostra salute.

4. 3.1 GLI INCIDENTI DOMESTICI
Una ricerca dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) rende noto che gli incidenti domestici sono la prima causa di morte tra i bambini nei Paesi sviluppati. In Italia, in un anno, circa 3 milioni di persone rimangono coinvolte in eventi di questo tipo: le persone più colpite sono le donne (68%), soprattutto nello svolgere attività di lavoro domestico, seguite dagli anziani e dai bambini. Gli incidenti più frequenti sono le cadute (40%), le ferite da taglio o da punta (15%), gli schiacciamenti e gli urti (12%).
Le cause degli incidenti sono spesso dovute alla disinformazione e al comportamento di chi sottovaluta situazioni rischiose che potevano essere facilmente evitate.

Ma anche i progettisti dovrebbero sforzarsi di più: gli edifici vengono generalmente progettati in base ai bisogni e alle abitudini di una popolazione giovane e sana; occorrerebbe tenere maggiormente presenti le necessità delle persone anziane o malate, che sono le più soggette a questo tipo di incidenti.

Uso scorretto di una spina: mai tirare il cavo.

Si possono distinguere quattro cause di incidenti domestici:

-    le caratteristiche dell’abitazione (presenza o meno di scale, gradini, pavimenti scivolosi);

-    lo scorretto uso degli apparecchi (utilizzazione poco attenta e rischiosa degli elettrodomestici);

-    le condizioni di salute degli abitanti (difficoltà motorie, vista debole, uso di farmaci);

-    gli stili di vita degli abitanti (abuso di alcol, fumo).

La prevenzione degli incidenti domestici passa attraverso l’informazione e l’educazione. Possiamo indicare alcune pratiche efficaci, molto semplici da seguire:

-    non tenere capi d’abbigliamento o tessuti infiammabili vicino a stufe a gas o elettriche;

-    non utilizzare apparecchi elettrici con cavi danneggiati o riparati in modo approssimativo;

-    non avvicinare cavi elettrici a fonti di calore;

Casa, città e territorio

-    non attaccare tanti apparecchi elettrici alla stessa presa di corrente;

-    non usare in bagno apparecchi elettrici vicino all’acqua o con le mani bagnate;

-    tenere lontani gli apparecchi elettrici dai piani cottura;

-    installare dispositivi che rivelano fughe di gas e di fumo in cucina;

-    tenere i medicinali e i prodotti per la pulizia della casa fuori dalla portata dei bambini;

-    rendere ben visibili gli eventuali punti pericolosi (spigoli, gradini);

-    utilizzare in bagno pavimenti antiscivolamento;

-    rendere il fondo della vasca e della doccia antisdrucciolevole;

-    applicare maniglioni nei bagni per facilitare i movimenti agli anziani;

-    illuminare bene gli ambienti frequentati dalle persone anziane.

-    effettuare, almeno una volta al mese, il test per verificare il funzionamento del salvavita del quadro elettrico: basta premere il tasto test.



4. 3.2 L’INQUINAMENTO DOMESTICO

In anni recenti si è scoperto che anche nelle abitazioni possono essere presenti fonti di inquinamento in grado di influenzare negativamente la nostra salute.

Le cause possibili sono diverse:

-    l’aerazione insufficiente degli ambienti;

-    l’umidità che causa muffe e batteri;

-    il fumo di sigaretta;

-    i composti volatili delle vernici e dei coloranti di mobili, tinteggiature, tessuti;

-    la presenza di animali domestici;

-    la presenza di amianto nelle coperture, negli isolamenti o nelle canne fumarie.

Per salvaguardare la nostra salute dall’inquinamento domestico è necessario adottare delle precauzioni, come per esempio:

-    l’impiego di prodotti naturali per la pulizia della casa (aceto, succo di limone, bicarbonato);

-    la ventilazione dei locali per almeno tre giorni dopo aver acquistato degli oggetti d’arredamento;

-    la pulizia costante degli animali domestici e dei posti dove mangiano e dormono;

-    l’eliminazione delle polveri dai filtri degli impianti di climatizzazione;

-    un frequente ricambio d’aria;

-    l’uso di prodotti per la manutenzione del legno.


COMPOSTI VOLATILI

Sostanze chimiche, come i solventi, che facilitano la stesura e l'essiccazione delle vernici. Sono però sostanze che liberano molte particelle nell'aria e possono essere mal tollerate da molte persone, provocando irritazione degli occhi e difficoltà respiratorie.

AMIANTO

Minerale con fibre filate usato per produrre indumenti resistenti al fuoco. Le sue fibre mescolate al cemento, sono state utilizzate in passato per realizzare pannelli di copertura dei tetti, materiale isolante, tubi e canne fumarie. Poiché le sue polveri, se respirate, sono cancerogene, dal 1992 l'uso dell'amianto in Italia è fuori legge.

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