L'energia eolica

3. 2 L’ENERGIA EOLICA

L’energia eolica trasforma l’energia cinetica del vento in energia elettrica. Ma come si forma il vento? Se non ci fosse il Sole, non ci sarebbe neanche il vento.

Il Sole riscalda il nostro pianeta, ma la Terra non rilascia il calore nell’atmosfera allo stesso modo; gli oceani impiegano più tempo per riscaldarsi e cedono calore più lentamente del terreno; l’aria più calda tende a salire e, una volta in alto, si raffredda nuovamente: questi movimenti d’aria causano il vento.

Le caratteristiche del territorio (presenza di montagne, boschi, ecc.) influiscono su questi spostamenti d’aria e sulla loro potenza: il vento è particolarmente forte dove non ci sono ostacoli, come nelle pianure e in mare aperto. Quelle grandi eliche che vediamo sempre più frequentemente in campagna o in montagna sono gli aerogeneratori: hanno un’altezza compresa tra i 40 e i 60 metri per poter imbrigliare l’energia del vento senza trovare ostacoli. L’altezza è un aspetto non trascurabile, perché li rende molto visibili rispetto al paesaggio in cui si trovano.

La torre che sostiene l’apparecchiatura è fissata al terreno tramite fondamenta in cemento armato, che impediscono oscillazioni e ribaltamento.

Il rotore (l’elica) è costituito da tre pale in fibra di vetro in grado di girare anche a 200 km/h.

Il movimento del rotore si trasforma in energia elettrica grazie al generatore, contenuto nella navicella, una cabina collocata in cima alla torre. Dal generatore la corrente continua passa attraverso i cavi del cavidotto e arriva al trasformatore, che invia la corrente resa utilizzabile alla rete pubblica.



Schema di un impianto eolico.


Le pale dell’apparecchiatura non girano in modo indefinito; sono dotate:

-    di un moltiplicatore di giri, utile quando il movimento non è sufficiente a produrre energia;

-    di un sistema di sicurezza frenante che serve quando il vento diventa troppo forte.

I generatori eolici, a seconda delle dimensioni e della potenza, si distinguono in piccoli generatori (o mini-eolici) fino a 50 chilowatt di potenza, e grandi generatori, oltre i 500 chilowatt. Un mini-eolico è alto pochi metri e può essere usato, per esempio, in una zona agricola per far funzionare una pompa per irrigare i campi.

Una serie di aerogeneratori collegati insieme forma le wind farm (le “fattorie del vento”) che potremmo meglio tradurre con parco eolico. La rete di collegamento riceve l’energia prodotta da ogni generatore e la invia a una stazione che la raccoglie. Qui un trasformatore converte la corrente a medio voltaggio accumulata in corrente ad alta tensione, immettendola nella normale rete di distribuzione.

Ogni parco eolico può essere costituito anche da parecchie decine di aerogeneratori, coprendo un’area di diversi km2, e ciò può costituire un problema sotto il profilo dell’impatto estetico sul paesaggio. Per questo motivo recentemente si preferisce impiantare il parco eolico offshore, ossia in mezzo al mare.


Le 111 turbine eoliche installate a 20 km al largo della penisola dello Jutland, in Danimarca. L'impianto produce l'energia occorrente a circa 400 000 famiglie danesi.

COME SI FORMA IL VENTO? - per saperne di PIÙ!

Per comprendere come si origina il vento, è possibile eseguire un semplice esperimento: occorrono due candele e una giornata fredda.

Accese le candele, apriamo una finestra e teniamo una candela nella parte alta della finestra e l'altra nella parte bassa. Osservando la direzione delle fiammelle delle candele, constatiamo che la candela in alto ha la fiamma rivolta verso l'esterno, quella in basso verso l'interno. Perché?

L'aria all'interno della stanza, essendo più calda, tende a salire verso l'alto, mentre l'aria esterna, essendo più fredda, entra nella parte bassa della finestra. Questi spostamenti d'aria ci dimostrano come si forma il vento.

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