3. 3 L’ENERGIA GEOTERMICA
Il principio su cui si fonda l’energia geotermica consiste nello sfruttare il calore della Terra.
Come può facilmente avvertire chi visita delle grotte naturali, scendendo in profondità, la temperatura aumenta: mediamente, ogni 100 metri la temperatura cresce di circa 3 oC.
Inoltre, a causa di fenomeni di tipo vulcanico, in certe zone del pianeta questa differenza tra il livello del suolo e gli strati inferiori è anche maggiore: l’Islanda, Geyser
per esempio, essendo ricca di geyser, soddisfa i suoi bisogni energetici grazie a questa risorsa. I getti di vapore che fuoriescono dal sottosuolo:
- vengono imbrigliati per far muovere delle turbine a vapore che, a loro volta, generano energia elettrica;
- vengono impiegati per il riscaldamento e le coltivazioni in serra. Per favorire e mantenere costante il flusso di vapore acqueo dal sottosuolo, si pompa acqua fredda in profondità: quando giunge a contatto con il calore, l’acqua fredda genera altro vapore, utile per produrre energia senza interruzioni.
È possibile sfruttare la geotermia per riscaldare o rinfrescare gli edifici con le pompe di calore geotermiche, che funzionano utilizzando la differenza di temperatura esistente tra la superficie e il sottosuolo.
Se facciamo uno scavo tra i 5 e i 10 metri di profondità, troviamo una temperatura oscillante tra i 10 e i 15 oC, che rappresenta la media delle temperature di ogni anno: ciò significa che d’inverno la temperatura del sottosuolo è più alta, mentre d’estate è più fresca.
La pompa di calore geotermica è collegata a un sistema di tubazioni in cui scorre un liquido; in questo modo:
- quando in casa la temperatura è inferiore ai 10-15 oC, le tubazioni a contatto con il sottosuolo attingono calore che viene trasmesso all’edificio;
- quando la temperatura è più calda, il sistema raccoglie il calore estratto dall’edificio e lo immette nel sottosuolo.
Geyser.