La semina

3. 3 LA SEMINA

La semina può essere eseguita in due modi:
1. in semenzaio, ovvero in un luogo coperto, spesso riscaldato, dove le piantine crescono fino al momento di essere trapiantate nel terreno del campo FIG. 2 ;
2. a dimora, cioè direttamente sul terreno dove le piante cresceranno fino al raccolto.
La semina a dimora può essere effettuata a mano, o con apposite macchine dette appunto seminatrici FIG. 3.

3. 4 LA CONCIMAZIONE

La concimazione ha lo scopo di arricchire il suolo per aumentarne la fertilità. Durante la sua vita, la pianta assorbe dal terreno tutti gli elementi nutritivi che le servono per crescere e, quando viene raccolta, le sostanze che la pianta ha assorbito vengono sottratte alla terra. Di conseguenza, è necessario reintegrare queste sostanze con la concimazione: in questo modo si aumenta la resa produttiva del campo. I tipi di fertilizzanti impiegati in agricoltura sono essenzialmente due: il concime organico (o naturale) e il concime inorganico (o chimico). Entrambi possono essere sia solidi sia liquidi.

-    Il concime organico più utilizzato è il letame, o stallatico, che è un insieme di paglia ed escrementi animali. Il fertilizzante organico viene sparso da apposite macchine, dette spar-giconcime FIG. 4, e ha un’azione non troppo veloce, ma arricchisce di materia organica i terreni in modo continuativo.

-    Il concime inorganico è un prodotto industriale, di aspetto granulare che, a parità di peso con quello organico, fornisce una quantità molto più alta di sostanze nutritive.

Il concime inorganico non porta nuovo materiale organico nel terreno: è necessario quindi integrare la concimazione chimica con quella naturale, per non impoverire il suolo.

3. 5 L’IRRIGAZIONE

L’irrigazione consiste nel fornire acqua alle coltivazioni FIG. 5. Portare acqua al terreno, quando manca, può avere scopi diversi:

-    contribuisce a rendere stabili o ad aumentare le produzioni;

-    permette di coltivare aree povere di acqua, rendendole fertili;

-    consente di distribuire fertilizzanti, operazione che viene chiamata fertirrigazione;

-    diminuisce l’effetto delle temperature troppo alte e delle gelate: in quest’ultimo caso assume la funzione di irrigazione antigelo;

-    combatte i parassiti (talpe, insetti).

Le colture che, come il mais e il riso, hanno bisogno dell’irrigazione si definiscono irrigue; le colture che, come il frumento e l’orzo, non ne necessitano sono non irrigue.

La quantità d’acqua da usare nell’irrigazione dei campi dipende dal tipo di terreno, dall’andamento del clima e dalla fase di sviluppo della coltura.


FIGURA 5 Alcuni tipi di irrigazione: A a pioggia, B a goccia, C per scorrimento.

MAPPA CONCETTUALE


TecnoFacile B
TecnoFacile B
I settori produttivi