Tecnologia nella Storia

I personaggi

Leon Battista Alberti, nato a Genova nel 1404, studiò a Padova e Bologna, e visse tra Firenze e Roma. Fu architetto, filosofo, letterato e poeta. Scrisse numerosi trattati tra i quali il De pictura (1435), sulla teoria e la tecnica dell’arte pittorica in cui diede una definizione della prospettiva, e il De re aedificatoria (1452), sui principi dell’architettura.

La sua cultura lo rese famoso presso tutte le più importanti corti del Quattrocento, dove progettò e realizzò opere che divennero dei modelli per gli architetti suoi contemporanei e per i suoi successori che non poterono fare a meno di studiarle attentamente.

Il fascino delle opere realizzate dall’Alberti stava nell’armonia delle proporzioni: armonia che non nasceva a caso, ma dopo una scrupolosa analisi scientifica delle proporzioni stesse. Alberti fu, infatti, il primo a definire e ordinare le regole della prospettiva. Partendo dalle ricerche dell’illustre architetto fiorentino Filippo Brunelleschi, nel trattato De pictura, con un metodo prospettico detto costruzione abbreviata, Leon Battista Alberti illustrò e risolse alcuni problemi pratici, rendendone più semplice il procedimento. Egli introdusse due concetti di base:

- la convergenza verso un unico punto di fuga delle rette perpendicolari al piano della rappresentazione;

- la graduale diminuzione delle dimensioni apparenti degli oggetti all’aumentare della loro distanza.

Il metodo abbreviato fornì un sistema per la costruzione della prospettiva molto pratico ed efficace: fu, infatti, utilizzato da pittori e architetti per disegnare un reticolo di riferimento, ottima guida per la realizzazione della prospettiva.

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Il disegno