4 Le banche e i servizi finanziari

4 LE BANCHE E I SERVIZI FINANZIARI

4. 1 RISPARMIO, CAPITALE E INVESTIMENTO

Una famiglia o un singolo individuo ottengono un reddito (il salario, lo stipendio) in cambio del lavoro prestato: tutto ciò che non viene destinato alle spese di consumo è chiamato risparmio.

Anche un industriale o un libero professionista, una volta che hanno fatto fronte alle spese della propria azienda, possono ricavare un risparmio da quanto incassato per il proprio lavoro.

In genere il risparmio viene versato in banca o negli uffici postali, per affrontare le spese future: è quindi grazie al risparmio che è possibile trovare le risorse necessarie per finanziare gli investimenti.

La banca o l’ufficio postale, infatti, da un lato raccolgono il risparmio delle famiglie e delle imprese, dall’altro concedono prestiti e finanziamenti.

Il capitale è l’insieme dei mezzi di produzione che le imprese utilizzano in un determinato momento per svolgere l’attività economica. Fanno parte del capitale gli edifici dove si svolge l’attività dell’impresa (se sono di proprietà), gli strumenti di lavoro, le macchine, le scorte di magazzino, ecc.

Il capitale è prodotto dall’uomo, e può essere utilizzato per produrre altri beni.

Quando l’impresa utilizza delle somme di denaro con lo scopo di aumentare i suoi profitti, compie un investimento. L’investimento può riguardare l’ammodernamento dei macchinari, l’ampliamento degli spazi produttivi, l’aggiornamento delle capacità professionali dei suoi dipendenti, ecc.

4. 2 IL RUOLO DELLA BANCA

Le principali attività di una banca sono:

-    la raccolta del risparmio;

-    la custodia di valori (gioielli, denaro, ecc.) nelle cassette di sicurezza;

-    la concessione dei prestiti.

La banca è un’impresa privata che ha l’obiettivo di ottenere un profitto.

I ricavi delle banche sono costituiti:

-    dagli interessi che incassano per la concessione di prestiti;

-    dalle commissioni che il cliente paga per le operazioni effettuate per esempio, il pagamento delle bollette, il pagamento di tasse e tributi, l’incasso del proprio stipendio, il cambio delle valute, ecc.;

-    dai costi dei servizi bancari: per esempio, la custodia dei valori nelle cassette di sicurezza, la consulenza finanziaria ai clienti, ecc.

Ciascuna banca fa parte del sistema creditizio. Su tutte le banche nel territorio nazionale vigila la banca centrale (in Italia la Banca d’Italia).

A partire dagli anni Novanta del secolo scorso molte banche hanno migliorato l’attività bancaria, offrendo i loro servizi anche attraverso il canale telematico con il cosiddetto home banking.


L’HOME BANKING - per saperne di PIÙ!

L'home banking consiste nella possibilità di accedere ai servizi bancari da casa (o da qualunque luogo in cui ci si trovi). Questo sistema è basato sull'uso del computer e su Internet, elementi necessari per collegarsi al server della banca per compiere le varie operazioni.

Il vantaggio dell'home banking è evidente; basta pensare alla possibilità di accedere ai servizi bancari:

-    senza recarsi allo sportello, evitando code;

-    a qualsiasi ora del giorno e della notte controllando tutte le operazioni bancarie quali pagamenti, ricarica del cellulare, contenuto del proprio conto corrente, pagamento delle bollette, verifica degli investimenti, ecc.

Da ormai più di vent'anni sono anche nate vere e proprie banche online, nelle quali le operazioni possono essere effettuate dai clienti esclusivamente tramite Internet.

Per le banche il vantaggio di questo sistema è molteplice perché riduce i costi degli sportelli bancari e degli spazi per l'attività del personale; inoltre consente al risparmiatore di richiedere i servizi in minor tempo.


4. 3 LA BORSA VALORI

La Borsa valori è un mercato, sottoposto a un regolamento, in cui si scambiano i prodotti finanziari al prezzo ottenuto dall’incontro tra quello proposto dai venditori e quello che i compratori sono disposti a spendere.

Ognuno dei Paesi economicamente sviluppati ha una o più città in cui ha sede la Borsa valori (in Italia, a Milano).

Oggi però la Borsa non è più solo un luogo fisico dove si svolgono le contrattazioni: negli ultimi trent’anni l’utilizzo massiccio dei sistemi informatici ha dato avvio alle contrattazioni per via telematica, che ormai detengono il primato di diffusione.

Gli operatori si collegano sul mercato telematico dove possono effettuare ordini di vendita o di acquisto in tempo reale.

Ciò che fa ciascun operatore può essere visto immediatamente da tutti gli altri, consentendo di determinare il prezzo del titolo subito e in modo trasparente.

Nelle moderne Borse si scambiano diversi prodotti finanziari, ciascuno nel relativo comparto della Borsa.

La Borsa tratta principalmente le azioni, le obbligazioni, i titoli pubblici.

►    Le azioni sono una frazione minima del capitale di una società e possono essere acquistate da chiunque; sono un documento cartaceo che assegna al titolare:

-    la qualità di socio;

-    la partecipazione agli utili dell’impresa (quando ci sono) attraverso la distribuzione annuale di un dividendo;

-    il diritto di voto nell’assemblea della società.

Le azioni sono scambiate in Borsa dove ogni giorno viene riportato il prezzo ufficiale di scambio di ognuna di esse.

►    Le obbligazioni sono titoli di credito emessi da società o enti pubblici che riconoscono a chi li acquista il diritto di rimborso della somma e di un interesse stabilito al momento dell’acquisto.

Da parte della società emittente l’obbligazione è dunque un debito nei confronti di chi sottoscrive le obbligazioni.

Le società emettono i titoli obbligazionari per poter disporre di denaro per sostenere e migliorare le proprie attività.

Il rimborso dei titoli avviene alla scadenza dell’obbligazione (fissata al momento dell’emissione in cinque anni, dieci anni, ecc.); gli interessi sono pagati con cadenza semestrale o annuale.

►    I titoli pubblici sono obbligazioni emesse dallo Stato che consentono al possessore di farsi rimborsare, alla scadenza, la somma impegnata e di ricevere con cadenza semestrale o annuale gli interessi. In sostanza, è un prestito che il cittadino fa allo Stato.

I titoli pubblici sono chiamati anche titoli di Stato: costituiscono una voce importante delle entrate dello Stato e sono classificati, in base alla data di scadenza, come titoli a breve o a lunga scadenza.

I titoli pubblici sono i Buoni Ordinari del Tesoro (BOT), i Certificati di Credito del Tesoro (CCT), i Buoni del Tesoro Poliennali (BTP) che hanno interessi diversi a seconda delle scadenze.

I titoli pubblici costituiscono il debito pubblico dello Stato.


I FONDI DI INVESTIMENTO - per saperne di PIÙ!

Un fondo comune di investimento consiste in un patrimonio collettivo derivato dalla raccolta di capitali e risparmi dei piccoli risparmiatori.
Ogni risparmiatore possiede una quota del fondo comune d’investimento, in proporzione all’importo versato.
I risparmiatori affidano la gestione dei propri risparmi a una società che li investe in modo diversificato (in azioni, in obbligazioni, ecc.) per ridurre il rischio dell’investimento (in questo modo, infatti, se un titolo perde, un altro può guadagnare).
Il fondo si dice “comune” in quanto suddiviso tra un ampio numero di soggetti investitori (sottoscrittori del fondo).
I singoli investitori non hanno alcun potere decisionale sulla scelta dei titoli, ma sono informati sul tipo e sul rischio dell’investimento.

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